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  arredamento e utensili

Regno incontrastato della donna, la cucina era spesso l'unico ambiente nella casa delle famiglie più povere.

L'arredamento era semplicissimo: un grande tavolo al centro, attorno a cui la famiglia si riuniva per consumare il pasto, una capiente cesta ove venivano riposte frutta e verdure, una grande madia per l'impasto e la lievitazione del pane e gli orci ove si conservavano il vino e l'olio, caratteristici vasi dalla forma semisferica e dal ventre rastremato, su cui era praticato un foro munito di cannello cilindrico che consentiva e regolava la fuoriuscita del liquido.

Le pentole - per la maggior parte in rame - venivano appese al muro a far bella mostra di sé con il loro luccichio rossiccio. Il museo ne espone un repertorio davvero ricchissimo. C'erano la piastra per le frittelle, il bollitore e l'immancabile paiolo in rame, che veniva riempito più volte d'acqua durante la giornata e tenuto costantemente a bollire, così da avere sempre a disposizione l' acqua calda.

Altrettanto vasta la gamma degli utensili adoperati, anch'essi esposti in gran numero nel museo. Si tratta di oggetti dalle forme assai rudimentali, per la maggior parte in legno, oggi caduti in disuso e sostituiti da piccoli elettrodomestici in plastica, come ad esempio il batticarne, il tostacaffè - piccolo recipiente a forma di cono rovesciato al cui interno ruotano due pale azionate da una manovella - e la grattugia - una cassetta lignea aperta su un lato al cui coperchio è fissato un foglio di lamiera bucherellato che viene azionato manualmente.
la cucina: arredi e utensili
il tostacaffè: basso recipiente a tronco di cono rovesciato munito di impugnatura, sul cui coperchio si apre uno sportello. All'interno ruotano due piccole pale azionate da una manovella con pomello ligneo. Databile alla prima metà del XX secolo

 
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