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:: Calabria Citra
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sezione folklorica
La sezione, dedicata a
Raffaele Lombardi Satriani
- notissimo antropologo e demologo calabrese - rappresenta il nucleo più consistente e più antico del patrimonio museale.
Ideata come un
monumento
alla civiltà contadina, la sezione costituisce un archivio straordinario della cultura materiale ed immateriale delle classi subalterne, delle loro attività produttive e artigianali, delle credenze religiose, dei riti, delle superstizioni, dei rapporti sociali.
Circa tremila gli oggetti esposti, selezionati con un'accurata ed attenta ricerca, databili tra la metà del XIX secolo e la metà del XX, tutti provenienti dalla Calabria centro-settentrionale - la cosiddetta
Calabria Citra
-, le cui radici storiche sono ancora oggi evidenti in ogni aspetto della cultura locale, ricca di testimonianze, reperti, opere d'arte e d'ingegno, tradizioni popolari vivissime.
Grazie ad un suggestivo allestimento, gli oggetti più umili della vita quotidiana tornano a rivivere e ci parlano di un'intera civiltà, di un popolo, raccontandone le sofferenze, le gioie, le lotte, le conquiste economiche e sociali.
La sezione - idealmente collegata al Museo Etnografico
Raffaele Corso
di Palmi, ove è documentata la civiltà contadina della Calabria meridionale - si sviluppa in nove sale.
Sette le aree tematiche, attinenti ora la sfera privata ora quella sociale. I confini tra le aree sono, però, tutt'altro che netti: ogni sala rimanda alle altre e il percorso si svolge senza soluzioni di continuità e in maniera assai agevole, anche grazie a pannelli didattici che introducono il visitatore ai diversi argomenti.
L'atmosfera è resa particolarmente realistica dalla ricostruzione di alcuni ambienti tradizionali della casa contadina e dalla contestualizzazione degli oggetti, collocati nella maggioranza dei casi in spazi sapientemente ricostruiti.
un monumentale telaio della fine del XX secolo esposto nel museo
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