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  ''L'emigrazione''

Quello dell'emigrazione è il tema di chiusura del percorso museale.

Il fenomeno, sviluppatosi con la massima intensità a partire dalla metà del XIX secolo, è attestato da immagini e documenti di archivio. Lungo il percorso, pannelli esplicativi danno conto delle ragioni sociali ed economiche che diedero origine all'esodo in massa dalla Calabria, e degli effetti che lo spopolamento ha avuto sullo sviluppo economico della regione.

Il fenomeno dell'emigrazione è documentato essenzialmente attraverso una ricchissima documentazione fotografica relativa, in particolare, all'esodo verso il Canada, iniziato in dimensioni contenute tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, e sviluppatosi poi in maniera massiccia ed intensiva a partire dal secondo dopoguerra.

I primi emigrati in Canada sono soprattutto lavoratori ingaggiati dalle ferrovie, artigiani e musicisti di strada. Quella calabrese costituirà una tra le più importanti comunità italiane di oltreoceano, che fino agli anni '60 si concentrò nella Little Italy. Qui i calabresi tentano di ricostruire la struttura del vicinato del proprio paese d'origine, con l'illusione di ricreare antichi legami di parentela e tradizionali valori.

Significativa, a tal proposito, la foto che documenta il profondo amore che legava gli emigrati alla propria terra, in cui è ripreso un calabrese che è riuscito a far crescere nel freddo clima del Canada un albero di fico, cercando di ritrovare in esso il caldo sole della Calabria.
il grande pannello fotografico esposto nella sezione museale dedicata all'emigrazione

 
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