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Rossano
  animali

Gli animali più frequentemente utilizzati nelle attività agricole erano, come in tanti altri paesi del Mezzogiorno, e più in generale dell'intera area mediterranea, l'asino e il bue.

Il primo era in passato inseparabile dal contadino. A farne l'ideale animale da trasporto concorreva, qui ancor più che altrove, la particolare conformazione dell'abitato: è difficile immaginare un altro animale in grado di arrampicarsi in modo altrettanto agevole sulle strade anguste e ripide del paese.

L'asino non veniva adoperato, però, soltanto per il trasferimento quotidiano in campagna e il trasporto delle merci: veniva anche usato, soprattutto dai contadini più poveri, in alcuni lavori agricoli, ad esempio per trainare l'aratro e l'erpice, almeno i tipi più piccoli e meno pesanti. Questo spiega l'elevato numero degli asini presenti un tempo a Morano. Nel 1930 gli equini erano complessivamente 450: è da ritenere che la maggior parte di essi fosse costituita da asini.

Nella sezione sono esposti alcuni interessanti esemplari dei basti e dei gioghi maggiormente diffusi nelle campagne moranesi.
l'immagine di una contadina che attraversa sull'asino il piazzale antistante il monastero di San Bernardino
la foto, datata alla fine dell'Ottocento, è di Paolo Arcidiacono, pioniere della fotografia a Morano



 
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