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  Renato Guttuso

Nasce a Bagheria nel 1911. Il padre, acquarellista per diletto, lo introduce presto alla pittura. Nel 1924, appena tredicenne, firma i suoi primi quadri. I modelli a cui si ispira sono vari: i paesaggisti siciliani dell'Ottocento, i francesi, i pittori contemporanei, primo fra tutti Carrą. Frequenta l'atelier del pittore futurista Pippo Rizzo e l'ambiente artistico palermitano.

Agli inizi degli anni Trenta espone a Roma, ove partecipa alla Quadriennale Nazionale d'Arte Italiana, e a Milano in una collettiva di pittori siciliani che suscita grande interesse. Tornerą ad esporre a Milano tra il 1934 e il 1936, ancora presso la Galleria del Milione, con il Gruppo dei 4, che aveva fondato a Palermo in contrapposizione a Novecento, il movimento attorno al quale si riuniva il meglio della figurazione italiana dell'epoca.

A Milano stringe amicizia con artisti come Birolli, Sassu, Manzł, Fontana e con intellettuali come Elio Vittorini e Salvatore Quasimodo, amicizie che si riveleranno fondamentali per l'esperienza culturale politica di Corrente, il gruppo milanese che rappresenta il fronte degli artisti impegnati alle soglie della seconda guerra mondiale e che diventerą, anche dopo lo scioglimento, durante la guerra, un sorta di ponte ideale fra artisti ideologicamente schierati contro gli avvenimenti tragici di quegli anni.

Nel 1937 si trasferisce a Roma. Il suo studio diventa presto uno dei centri della vita culturale della capitale. Sono anni importantissimi: frequenta Alberto Moravia, Antonello Trombadori e Mario Alicata, che avranno un ruolo determinante nell'adesione di Guttuso al partito comunista ed incontra Mimise Dotti, sua compagna per tutta la vita. Strepitosa la produzione artistica: in questi anni nasce La Crocifissione, la sua opera pił famosa ed uno dei quadri pił significativi del Novecento.

Nel 1943 č costretto a lasciare Roma per motivi politici. Rientrato in Italia alla fine della guerra, fonda il Fronte Nuovo delle Arti, un raggruppamento di artisti impegnato politicamente con l'obiettivo di recuperare le esperienze artistiche europee che, a causa del fascismo, erano poco conosciute in Italia. Nel 1965 apre il suo nuovo studio a Palazzo del Grillo a Roma, dove morirą nel 1987.
Renato Guttuso, Natura morta
matita e acquerello, cm 20x30

 
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