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  San Bartolomeo

Basilio, questo il nome di battesimo di San Bartolomeo, nacque a Rossano nel 980 o 981. Ancora ragazzino, manifestò una forte vocazione religiosa e fu affidato ai monaci di San Giovanni Calibita in Caloveto. Nel 993 raggiunse a Vallelucio San Nilo, al quale rimase vicino per tutta la vita, diventandone il discepolo prediletto. Nilo ne cambiò il nome in Bartolomeo e lo stimò soprattutto per la saggezza e la sete di sapere. L'anno seguente lo seguì a Serperi, dove rimase dieci anni, compiendo un singolare percorso di formazione intellettuale e esperienza ascetica. Si recò quindi, ancora insieme al maestro, a Grottaferrata, dove fondarono la grande abbazia che solo Bartolomeo vedrà compiuta.

Bartolomeo è considerato il più grande innografo dell'XI secolo. Tra il 1030 e il 1040, scrisse la Vita di Nilo, unanimemente considerato il capolavoro dell'agiografia bizantina. Conobbe e fu amico dei grandi riformatori della Chiesa del secolo come Gregorio VI, Ugo abate di Farfa e Ildebrando, il futuro Gregorio VII. Nel 1036 e nel 1044 partecipò ai Sinodi Romani. Morì l'11 novembre del 1055 all'età di 75 anni. Venne sepolto accanto a Nilo. Le loro spoglie rimasero a Grottaferrata fino al 1300, anno in cui scomparvero e di esse non si seppe più nulla. La festa del santo si celebra, contemporaneamente, nella città natale e a Grottaferrata l'11 novembre. Nel 1958 è stato eletto patrono della Calabria.
il reliquario ligneo con l'altorilievo argenteo di San Bartolomeo esposto nel museo diocesano

 
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