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tomba pavimentale di Cobella Ruffo
La tomba di Cobella Ruffo, moglie di Roberto Sanseverino, duca di Tricarico, riproduce una specie di
edicola
di gusto ed ispirazione goticizzante, recante in alto gli stemmi gentilizi delle casate Ruffo e Sanseverino di Calabria.
Al centro dell'edicola è scolpita la figura di una donna supina, con la testa coperta da un velo che ne nasconde la capigliatura, poggiante su un cuscino a grandi fiocchi.
Parte dell'incisione a graffiti e dell'iscrizione dedicatoria, che si può ricostruire solo grazie a fonti documentarie, sono andate perdute a causa del calpestìo.
Il sepolcro, opera di marmorai napoletani del XV secolo, fu rimaneggiato probabilmente nei primi anni del XVII secolo, quando la chiesa fu sottoposta ad un radicale restauro e le antiche strutture quattrocentesche ricoperte da spessi strati di stucchi, in omaggio al corrente gusto barocco.