Presentazione del volume di Francesco Maria Pezzulli, In fuga dal sud, migranti qualificati e poteri locali nel mezzogiorno, Bevivino Ed. 2009
” L’unica speranza è che la diaspora dei laureati cessi. Che i giovani tornino per unirsi alla parte sana del territorio” Roberto Saviano
Secondo l’ultimo studio di Bankitalia, la fuga dei cervelli dal Mezzogiorno ha le dimensioni di un esodo. Dal 1995 oltre due milioni di giovani si sono trasferiti al Nord e “il Mezzogiorno diventa sempre meno capace di trattenere il suo capitale umano, impoverendosi in uno dei fattori chiave per la crescita”. Una fuga che il libro di Pezzulli descrive e analizza attraverso le testimonianze di vita dei migranti meridionali, divisi tra ricercatori, informatici e altri professionisti di settori avanzati. I primi, che evadono trovando ampiamente ricompensati merito e competenza all’estero; i secondi utilizzati come bacino di riserva di forza lavoro dalla struttura informatica del Nord Italia, ma con scarse prospettive di crescita professionale. Ad accomunarli, la consapevolezza, amara e disincantata, che “se rimani sei fregato”, come dichiara uno dei tanti intervistati, a conferma di una questione meridionale che cambia volto, ma non sostanza.
Ne discutono con l’autore,
MASSIMO MARRELLI, ordinario di scienza delle finanze dell’università di Napoli Federico II, MATTEO COSENZA, direttore Il Quotidiano della Calabria, MARCO DEMARCO, direttore Il Corriere del Mezzogiorno.