Orso d’argento al Festival di berlino nel 1951.
Alla fine della Seconda guerra mondiale, in piena stagione neorealistica, Pietro Germi racconta il drammasociale e umano che ina riconversione economica (la chiusura delle zolfare in Sicilia) produce su interi paesi e della successiva emigrazione verso fonti di lavoro europeo. Nella storia del cinema questo film resta uno dei capolavori del dopoguerra.