Ore 17.00 ingresso libero
Per la prima volta viene proposto lo studio comparato di Democede di Crotone e di Udjahorresnet di Saïs, ‘medici personali’ nel VI sec. a.C. del re dei Perisani Dario il Grande.
Dal lavoro si ricava l’esistenza nel mondo antico di una fitta rete di scambi culturali all’interno del Mediterraneo, tra Occidente ed Oriente. Il territorio dell’antica Kroton era sede di una delle più importanti ‘scuole’ mediche, legata alla figura di Pitagora, Alcmeone ed ancora prima a quella di Democede. In particolare la biografia di Democede permette di ricostruire i percorsi che le maestranze seguivano. Egli da Crotone si reca inizialmente ad Egina e ad Atene in Grecia, per poi passare alla corte di Policrate di Samo in Asia Minore. Alterne vicende lo portano in Persia, a Susa, alla corte di Dario il Grande. Qui entra in contatto con la medicina egizia. Democede curò con successo Dario che si era procurato una lussazione della caviglia cadendo da cavallo e poi la regina Atossa, sofferente per una mastite dopo il parto del figlio Serse. Grazie alla sua abilità riuscì a superare i medici egizi, e con ricchi doni rientrò dopo alcuni anni a Crotone in Magna Grecia. Qui poco dopo sposò la figlia di Milone, l’olimpionico per eccellenza nel mondo antico. La vita di Democede da sola testimonia la centralità che assumevano gli scambi tra Occidente ed Oriente.
Intervengono con l’autore, GREGORIO AVERSA, direttore dei Musei di Crotone e COSTANZA DE SIMONE ricercatrice dell’UNESCO al Cairo