17 Agosto 2017
ore 17:00 ingresso gratuito
Presentazione del libro di Vito Teti, Quel che resta, l’ Italia dei paesi, tra abbandoni e ritorni, prefazione di Claudio Magris, Donzelli 2017
Mentre i grandi agglomerati urbani si preparano a ospitare la gran parte della popolazione mondiale, interi territorio si spopolano…Di fronte a questo scenario, l’antropologo coglie l’abbandono come la forma culturale dello spopolamento e si chiede: cosa fare dei segni del passato, delle schegge di un universo esploso?…il passato può e deve essere riscattato come un mondo sommerso di potenzialità suscettibili di future realizzazioni. In agguato però c’è il rischio che la retorica e la nostalgia restaurativa seppelliscano quel poco che, del paese, resta. Viceversa la nostalgia positiva , costruttiva può essere sostegno a innovazione, inclusione e mutamento. Se la nostalgia diventa una strategia per inventare il paese, allora quel che resta è ancora moltissimo. Come scrive Caudio Magris nelle prefazione “In questo libro di scienza e di poesia c’è una profonda partecipazione al destino nomade e ramingo non solo degli emigranti partiti con le loro povere cose, ma di ognuno, delle stesse civiltà del loro nascere e passare, ma forse mai definitivamente.”
Intervengono Vito Teti e Carmine Donzelli