Il 4 dicembre scorso a Baku, in Azerbaijan, nel corso dell’Ottava Sessione del Comitato Intergovernativo UNESCO, le feste dei Gigli di Nola, della Varia di Palmi, dei Candelieri di Sassari e della Macchina di Santa Rosa di Viterbo – la Rete delle feste delle grandi Macchine a spalla italiane- sono state inserite nella Lista Rappresentativa del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità. L’innovativa proposta italiana è stata votata all’unanimità ed è stata indicata come modello, esempio e fonte di ispirazione per le future candidature del patrimonio culturale immateriale.
La cultura della tradizione cerimoniale mediterranea è diventata, con la Rete, significativo elemento del patrimonio culturale tutelato dall’ UNESCO. Il circuito delle comunità delle feste ha dimostrato, attraverso la disponibilità alle sinergie e all’apertura delle comunità che rappresenta, che la cultura può essere strumento di sviluppo e di crescita. E’ servito a divulgare la bellezza delle Feste sul territorio nazionale, a rafforzare l’identità dei centri in cui esse vengono celebrate, ad evidenziare la ricchezza culturale ed umana dei contesti urbani e territoriali a cui esse si legano. In un processo che ha dato dimensione nuova alla Festa, strumento di dialogo e al contempo elemento trainante di una intelligente cultura del turismo “ a misura dei centri minori. “
Intervengono: GIOVANNI BARONE, Sindaco di Palmi, GEREMIA BIANCARDI, Sindaco di Nola PATRIZIA NARDI, responsabile coordinamento tecnico scientifico Rete Grandi Macchine a Spalla italiane Patrimonio dell’Umanità, FRANCESCO DE MELIS, Università di Roma La Sapienza, ANTONIO MINASI, Direttore Itaca