La collina del vento di Carmine Abate, Mondadori, un romanzo delicato e allo stesso tempo violento, in cui le vicende personale di questa famiglia s’intrecciano con la storia dell’Italia, dalla prima guerra mondiale, passando per il periodo fascista, fino agli anni più recenti della rinascita, in cui ogni uomo si è illuso con il sogno di aver raggiunto il benessere.
“Sulla Collina del vento non si aggirano solo le generazioni degli Arcuri, nella loro epopea familiare improntata a un saldissimo legame con la terra. Vi approdano, anche due archeologi del nord più remoto: due figure storiche restituite con singolare fedeltà, che entrano fra i personaggi del romanzo, dialogano con loro, intrecciano una sorta di controcanto che è poi un’altra epopea, quella dell’Italia che fatica a trovare la sua unità desiderata. Paolo Orsi, roveretano, nacque cittadino austriaco, studiò archeologia a Vienna, ma scelse a sua patria di elezione non solo l’Italia, ma il sud: la sua vita memorabile si dispiegò tra Calabria e Sicilia, dedicata con quasi monastica abnegazione alla riscoperta delle antiche città greche e dei loro tesori.
L’altro archeologo è il piemontese Zanotti Bianco, autore di importanti scoperte, più tardi fondatore di Italia Nostra e senatore a vita.” Salvatore Settis, Il Sole 24 ore, 7.10.2012
“Mimmo Gangemi esordisce nel romanzo con uno dei rari capolavori della letteratura italiana della nostra epoca. La signora di Ellis Island, Einaudi, è l’ epopea di una famiglia di contadini calabresi attraverso tre generazioni e le tragedie del secolo breve, l’ emigrazione in America, il ritorno in una terra già malata di ‘ ndrangheta, le due guerre mondiali e in mezzo il fascismo, il dopoguerra, il boom, fino alle soglie degli anni Settanta. È in gran parte la vera storia della famiglia di Mimmo Gangemi, tramandata come racconto della buonanotte dai padri ai figli…. Ma nella scrittura densa dell’ autore, sospesa fra pietas e ironia, la saga familiare trasfigura in una grandiosa antistoria d’ Italia, dalla parte degli umili e dei giusti. La signora di Ellis Island è un racconto sulla patria. Nel senso più nobile e perduto. È il racconto d’ altri italiani, sempre poco narrati dalla letteratura. Dalle pagine di Gangemi si esce con un sentimento d’appartenenza, un orgoglio che nessuna sfilata o cerimonia ufficiale avrebbe mai potuto restituirci”. Curzio Malese, La Repubblica, 24.03.2011
Intervengono con gli AUTORI: CURZIO MALTESE, editorialista de La Repubblica, GIUSEPPE MERLINO, università Federico II di Napoli, FILIPPO VELTRI, giornalista ANSA