Regia: Luchino Visconti; assistenti alla regia: Francesco Rosi, Franco Zeffirelli; soggetto e sceneggiatura: Luchino Visconti; liberamente ispirato a I Malavoglia di Giovanni Verga; fotografia: Aldo Graziati; montaggio: Mario Serandrei; musica: coordinata da Luchino Visconti e Willy Ferrero; interpreti: pescatori e abitanti di Aci Trezza; produzione: Salvo D’Angelo per Universalia; Italia, 1948.
“La terra trema è stato un po’ il simbolo, la bandiera, di tutta una generazione della critica italiana, e questo titolo, quasi avvolto in un mistico alone di leggenda, è entrato nella maggior parte delle recensioni, degli articoli, dei dibattiti che periodici specializzati, circoli di cultura e cineclubs han dedicato al cinema italiano e al neorealismo. Un film, insomma, che di questo cinema è un po’ la pietra di paragone, l’opera-principe alla quale si sono ricondotti, per una corretta valutazione, gli altri film, le altre opere. La terra trema è stato tutto questo: e quale quadro di valori estetici, di indicazioni tematiche, esso abbia offerto nei suoi non pochi anni di vita, dimostrano ampiamente le numerose citazioni, le battaglie culturali che in suo nome si sono condotte, i frequenti riferimenti, la folta e impegnata saggistica che sul film s’è accumulata.”
Gregorio Napoli, La terra trema, in «Il domani», 13 luglio 1962.