Presentazione del volume di Vito Teti, introduzione di Pedrag Matvejevic’, Donzelli, Roma, 2004
Una narrazione appassionata dell’incastrarsi di sguardi molteplici sui borghi abbandonati, sui riti e le feste nate per conservare un legame tra i paesi vecchi e quelli nuovi, sorti a pochi chilometri di distanza o, a causa dell’emigrazione, in altri continenti.
I centri antichi – e ciò che di essi rimane – sono descritti, di volta in volta, attraverso gli sconvolgimenti di una natura forte, più forte della storia che si manifesta nei terremoti e nelle alluvioni; ma anche attraverso gli ultimi abitanti, la gente dispersa nei paesi doppi e in mille “nonluoghi”, i personaggi leggendari e mitologici che animano paesi, boschi, grotte e fiumare. O, ancora, attraverso i tanti intellettuali che ci hanno trasmesso il loro sentimento dei luoghi.
Intervengono
Fulvio Mazza, giornalista e saggista
Vito Teti, Università della Calabria
Francesca Viscone, giornalista e scrittrice